grand hotel regina

Grand Hotel Regina: un palazzo dalla grande storia

Il nostro Hotel si avvia verso il traguardo dei suoi primi 110 anni di storia. Nel segno dell’ospitalità

E’ nei primi decenni del Novecento che Salsomaggiore conosce un periodo di profonda trasformazine urbanistica e architettonica. L’inizio del secolo scorso per la città è l’epoca della progettualità dagli ampi orizzonti, della nascita delle grandi strutture alberghiere. 

E’ infatti nel 1911 che è inizia  la costruzione dell’immobile che diventerà il  Grand Hotel Regina. Era una notizia importante, tanto da trovare spazio nel settimanale balneare “Salsomaggiore”. Il 15 luglio di quell’anno il settimanale pubblica una cronaca entusiasta: informava i propri lettori che, in Largo Roma, in pieno centro, stava sorgendo un nuovo palazzo: un imponente Hôtel Meublé a quattro piani. L’area del cantiere era stata finora occupata dalle compagnie di circo equestre che offrivano spettacoli agli ospiti della stagione termale.
“Sono già fuori terra! – esclamava entusiasta il cronista – tra breve apparirà la mole dell’edificio, che sarà uno dei più ricchi ed eleganti della nuova Salsomaggiore!”.
Ma vediamo come il settimanale diede notizia della prossima apertura dell’albergo: “Apertura dell’Hôtel Regina e Simplon, 7 maggio 1913. Una casa mobigliata per eccellenza, dove l’ospite troverà il comfort più squisito, pur mantenendo la libertà, a molti grata, di prendere i pasti al ristorante.
Ristorante di 1° ordine. Prezzi fissi o à la carte. Colazione £. 3.50. Pranzi £. 4.50. Direttore Luigi Morini”.

grand hotel regina

Da Hotel Meublè era dunque diventato Hotel Regina e Simplon per poi trasformarsi in Hotel Regina. L’iniziativa imprenditoriale era di una società milanese, la  Paleari e C.  che aveva affidato il progetto ad un importante architetto originario di Carrara, Giuseppe Pantaleone Boni, considerato un maestro della linea e degli effetti decorativi. Il Grand Hotel Regina è tuttora considerato una delle sue principali realizzazioni. A Salsomaggio realizzò in seguito  anche la gabbia del Pozzo Scotti. L’esecuzione dell’opera fu invece affidata all’impresa costruttrice Fonio e Lucchesi, la stessa che, due anni più tardi, sarebbe stata impegnata nella costruzione dello Stabilimento Berzieri.
Si diceva dello stile decorativo che l’architetto Boni ha impresso alla costruzione.  Decorativo è infatti il prospetto principale che, con i suoi motivi in cemento e in ferro battuto, riporta con estrema eleganza gli stilemi tipici della cittadina termale. Inoltre i balconi, progressivamente digradanti in funzione dell’altezza e gli alti pennacchi, sorretti da grandi cariatidi, slanciati verso il cielo, conferiscono al complesso, pur consistente, i connotati di una straordinaria leggerezza.

Fin dall’inizio della sua storia lunga più di un secolo, l’immobile non fu destinato esclusivamente alla ricettività alberghiera. E’ sempre il settimanale  “Salsomaggiore” che nel numero del del 14 ottobre 1911 ci fornisce ulteriori dettagli sul progetto. Si legge infatti che era prevista la costruzione di una serie di negozi lungo tutto il piano terreno dell’albergo, ai lati dell’ingresso principale. Nei primi due locali dovevano trovare posto i servizi postali e telefonici, fino ad allora disseminati nelle vie cittadine. Si apprende che la Banca di Salsomaggiore (fondata nel 1909) aveva collocato nella propria sede, anch’essa ospitata al piano terreno dell’albergo, un elegante cabina telefonica intercomunale, di cui ognuno poteva avvalersi pagando una piccola quota.
Uno dei primi negozi fu occupato dal signor Ernesto Daina, che a Milano  gestiva una rinomata modisteria: a Salsomaggiore mise in mostra  eleganti cappelli alla moda provenienti da Parigi. In seguito si insediò la ditta Verderi e C. con una cartoleria-libreria, e, più tardi, l’Istituto di bellezza Madame Idar, i Grandi Magazzini De Felici, dove si trovava di tutto, dagli abiti alla biancheria, agli oggetti per la casa e altro ancora.

grand hotel regina

Tags: ,

Richiedi Informazioni

    Richiedi Informazioni